Che fare quando le nostre ossa gridano aiuto?
Torniamo a parlare di una malattia insidiosa, dolorosamente declinata al femminile e che rappresenta una delle emergenze sociali più gravi e urgenti da affrontare, non solo in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita, ma anche per i vertiginosi costi diretti ed indiretti correlati alle fratture da fragilità.
Ma prima…
…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).
A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).
Numeri che devono farci riflettere…
Il 15-18% di tutte le fratture è dovuto a osteoporosi (1 ogni 3 secondi nel mondo). Il 61% delle fratture sono a carico delle donne. Una donna su tre, dopo i 50 anni, subisce una frattura da osteoporosi . Una donna su sei ha probabilità di avere una frattura nel corso della vita (1 su 9 un cancro al seno…). L’Italia è il secondo Paese Europeo per incidenza di osteoporosi (14%) dopo la Germania (18%).
Non solo…
- Si stima che l’osteoporosi colpisca 200 milioni di donne in tutto il mondo, in prevalenza donne in età peri/postmenopausale
- 75.000.000 di persone: questa è l’incidenza dell’osteoporosi in USA, Europa e Giappone.
- Nelle donne > 45 anni l’impatto dell’osteoporosi richiede un’ospedalizzazione più prolungata rispetto a molte altre malattie compresi diabete, infarto e tumore del seno
Rischio silente…
Una ricerca dell’International Osteoporosis Foundation (IOF), condotta in 11 paesi, ha evidenziato la frequente mancanza di consapevolezza del loro rischio nelle donne in postmenopausa, l’assenza di dialogo sulla malattia con il proprio medico e una diagnosi/trattamento spesso tardivi, quasi sempre dopo la prima frattura.
È difficile da riconoscere perché nella maggioranza dei casi e per lungo tempo rimane silente e asintomatica. Quando si manifesta lo fa improvvisamente. Con una frattura, in genere non giustificata da un trauma di significativa entità. E allora si rompono, nell’ordine:
- Vertebre
- Avambracci
- Femori
- Bacino
Pe non parlare dell’effetto domino, quando la frattura del bacino determina un maggior rischio di nuove fratture…
Perché le donne sono più a rischio?
Le donne sono a maggior rischio di osteoporosi rispetto agli uomini, perché:
- Per costituzione noi donne abbiamo un minor massa ossea. In questo senso partiamo svantaggiate
- Viviamo più a lungo e più degli uomini. Perdiamo sostanza ossea per un maggior numero di anni
- Entriamo in menopausa. Risentiamo del brusco calo della produzione ormonale di estrogeni, un fattore che determina l’alterazione del metabolismo osseo
La prevenzione a partire dall’alimentazione
Uno scheletro forte e sano si costruisce fin dalla prima infanzia e si mantiene nel tempo. Come? Attraverso le semplici e comuni norme comportamentali e con alcuni accorgimenti, soprattutto alimentari. È importante seguire una dieta equilibrata, sana e adatta alle proprie esigenze. Dovrà essere ricca di calcio e vitamina D, alleati e amici delle ossa. Ma è consigliata anche una costante attività fisica. A voi la scelta!
N.B. Non va dimenticato l’apporto del calcio che proviene delle acque minerali, come l’Acqua Uliveto.
>>> Cosa possiamo fare per prevenire l’osteoporosi? Le nostre amiche di VediamociChiara lo hanno chiesto alla Prof.ssa Maria Luisa Brandi dell’Università di Firenze Specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo e presidente dell’Associazione FIRMO (Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso).
Fonte e approfondimenti:
Cristina
(Ultimo aggiornamento: 27 dicembre 2022)