Sei tra le donne nascondono problemi di intimità con l’arrivo della menopausa?
La menopausa alle volte somiglia alla dogana quando proviamo a passare una frontiera con il documento d’identità scaduto. Arriviamo con le valigie cariche (di anni), convinte di sapere tutto (sul nostro corpo e sulla nostra mente) e una volta li, quel tizio, con fare antipatico, ci chiede il documento… Sicure di aver pensato a tutto? Va bene il checkup periodico, le analisi del sangue per tenere sotto controllo un po’ tutto, compresi i valori del colesterolo, va bene la visita cardiologica e quella senologica. Ma è possibile che in tutto questo ci siamo dimenticate di “lei”…
La nostra vagina ha una data di scadenza?
Le caldane (vampate) sono argomento che conosciamo bene, e sono a portata di mano anche tutti i rimedi (alle prime andiamo dal medico o dal farmacista). Con più reticenza invece parliamo del salute della nostra vagina, che con l’arrivo di questo favoloso decennio (i 50!) cambia, e proprio con l’avvicinarsi della menopausa inizia a farsi notare. Niente panico. Spesso si tratta solo di un sacrosanto rechiamo di attenzioni.
È vero, dovevamo pensarci prima (con creme anche li, ad esempio, con massaggi e con esercizi specifici), ma visto che non lo abbiamo fatto… possiamo correre ai ripari ora, soprattutto considerato che la sessualità non ha una data di scadenza, e quindi non va in pensione (per fortuna siamo ri-nate nel III millennio). Ma soprattutto perché una vita sessuale è uno degli ingredienti per una buona qualità di vita. E quindi va curata, alimentata, protetta.
Cosa dicono gli esperti?
«In menopausa corpo e mente possono essere meno pronti a rispondere agli stimoli biologici» ammette Rossella Nappi, ginecologa e sessuologa dell’Ambulatorio della menopausa dell’Irccs San Matteo, Università di Pavia. Per arginare allora il rischio di atrofia vulvovaginale (che si verifica proprio a causa di una ridotta lubrificazione e conseguente perdita di elasticità dei tessuti vaginali) possiamo usare tutti i rimedi che abbiamo oggi a disposizione. Eccone qui di seguito una panoramica:
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Farmacologico
Ovvero la terapia ormonale sostitutiva (TOS), così come altri preparati ormonali e non. Per avere le idee più chiare il primo consiglio è quello di parlarne con il proprio ginecologo. Ogni caso ha una sua prescrizione.
Un rimedio valido in questo caso è l’ospemifene. Si prende per bocca, ma agisce soltanto sui tessuti vaginali. Ma ci sono anche preparazioni galeniche che hanno testosterone (in crema base all’1 o 2 per cento), che si usa localmente. Anche in questo caso la risposta vaginale migliora. Così come il Dhea (deidroepiandrosterone, precursore degli ormoni sessuali), già in commercio negli Usa e ora approvato in Europa».
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Fitoterapia
Che le piante siano nostre amiche lo sappiamo bene. Quello che non tutte sappiamo è che possono esserlo anche per prevenire disturbi di questa natura.
«Tra le piante su cui sono disponibili più dati scientifici, il Luppolo e la Cimicifuga racemosa contengono fitoestrogeni, utili per contrastare l’atrofia vulvovaginale» dice Fabio Firenzuoli, direttore del Centro di riferimento per la fitoterapia dell’Ospedale Careggi di Firenze. Esistono anche preparati a base di più piante con effetto sinergico. «Alla Cimicifuga si può associare il Tribulus, che stimola la produzione di androgeni, e il Ginseng, che influenza l’umore e migliora l’irrorazione a livello genitale e quindi la risposta sessuale. Per precauzione, se ne sconsiglia l’uso a donne che hanno avuto tumori ginecologici».
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Psicoterapia
Per finire, visto che noi donne abbiamo un altro importante organo sessuale, il cervello, allora non è sbagliato chiudere questo nostro articolo parlando anche della possibilità di concedersi incontri con specialisti della materia, come un colloquio con lo psicosessuologo. Perché sappiamo che il sesso non è solo chimica e ormoni, ma una magia mentale.
Un consiglio sempre valido, anche per contrastare un eventuale calo della libido, è quello di sentirsi liberi di trovare l’eccitazione con la curiosità, esplorando altre vie meno convenzionali magari per la nostra generazione, ma utili ed efficaci, come i giochi sessuali, le fantasie erotica, la visione insieme di video porno e l’autoerotismo (masturbazione).
Fonte: www.ilmiopiccolosegreto.it
>>> Le amiche di VediamociChiara hanno intervistato la fisioterapista, esperta in riabilitazione urogenitoanale, la dott.ssa Carla Cantiani.
Ma prima di salutarci…
…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).
A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).
Katia
(Ultimo aggiornamento: 2 gennaio 2023)