Riaccendere il Desiderio_menopausapiu

I farmaci, nel corso del tempo, ci hanno aiutato in più di una occasione a risolvere problemi, piccoli e grandi. Vediamo allora le novità nell’ambito della salute intima e del desiderio sessuale, per prenderci cura anche di questo aspetto di noi.

L’atrofia vaginale è una delle conseguenze del calo ormonale, soprattutto di estrogeni, che si verifica con l’ingresso in menopausa (dalla perimenopausa alla post menopausa).

Riaccendere il DesiderioLe conseguenze dell’atrofia vaginale

La conseguenza più nota è la ridotta lubrificazione delle pareti vaginali e la conseguente poca elasticità. Questi disturbi possono rendere doloroso il rapporto sessuale, tanto da evitare l’approccio sessuale. Un aspetto importante anche considerati i numeri: metà delle donne in menopausa e post menopausa ne soffre.

Secchezza, bruciore, irritazione. Non è solo una questione di desiderio sessuale. I problemi portati dall’atrofia vulvo vaginale sono tanti e finiscono per ripercuotersi anche sulla qualità della vita di tutti i giorni. Le terapie oggi sono diverse e personalizzabili. Anche sotto forma di ovuli vaginali a base di prasterone (DHEA). Una risposta precisa che agisce proprio dove ce n’è più bisogno.

Ma che cosa è il prasterone (DHEA)?Riaccendere il Desiderio

Il prasterone è l’equivalente sintetico del deidroepiandrosterone (DHEA), un ormone precursore degli estrogeni. Il prasterone è biochimicamente e biologicamente identico al DHEA umano.

Questo chiarisce la prof.ssa Rossella Nappi, ginecologa dell’Ambulatorio di endocrinologia ginecologica e della menopausa all’IRCCS Fondazione san Matteo-Università degli Studi di Pavia.

Ed aggiunge:

“Secondo gli studi effettuati, è un prodotto che consente il trattamento a lungo termine dell’atrofia vulvo-vaginale con un ottimo profilo di sicurezza”.

Riaccendere il DesiderioSappiamo bene quanto siano importanti gli estrogeni per la donna: 

(…)  l’estrogeno è uno steroide gonadico prodotto dalle ovaie ed è essenziale per la riproduzione femminile. È un ormone sessuale ma – è ormai noto – molto di più. Ci sono recettori per gli estrogeni in tutto il corpo. Nel cervello, le quantità più dense sono nell’amigdala, nell’ippocampo e nell’ipotalamo. L’estrogeno influenza la serotonina, la dopamina, il glutammato e la noradrenalina. È coinvolto nella funzione cognitiva. La sua diminuzione può compromettere la destrezza verbale, la memoria e la chiarezza del pensiero. Di recente, gli scienziati hanno scoperto che l’estrogeno viene prodotto anche nelle ghiandole surrenali, nel seno, nel tessuto adiposo e nel cervello (…)

 

(Rose George, ‘It feels impossible to beat’ pubblicato sul the Guardian (16 agosto 2018):

Riaccendere il DesiderioNon solo farmaci!

Ma non illudiamoci. Non basta il rimedio farmacologico giusto per uscire indenni da questa fase, che viene definita non a caso: “il grande cambiamento”. Serve anche che ci si rimbocchi le maniche. Per questo sempre la prof.ssa Nappi precisa che:

La funzione sessuale si basa sull’efficienza psicofisica del nostro organismo, quindi un corpo sano, attivo, “efficiente” sarà anche più pronto sessualmente. Lo sport ossigena i tessuti e aumenta le endorfine, e aiuta anche a incrementare la produzione di testosterone. È stato dimostrato che chi vive più a lungo e bene fa anche più sesso.

Fonte e approfondimenti

>>> La secchezza vulvo vaginale è un disturbo legato alla menopausa. Le nostre amiche di VediamociChiara ne hanno parlato con la prof.ssa Rossella Nappi.

Ma prima di salutarci… 

…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).

A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).

Elisabetta

Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2022