Coronavirus e influenza stagionale: quali differenze?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità è intervenuta per spiegare quali differenze ci siano tra Coronavirus e influenza stagionale.

Anche se hanno delle cose in comune, tra Coronavirus e influenza ci sono molte differenze. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha provato a fare chiarezza con un documento.

Coronavirus e influenza stagionale hanno sintomi e modalità di trasmissioni simili.

Entrambi causano disturbi respiratori, che possono manifestarsi in modi molto diversi: i pazienti possono essere asintomatici, avere sintomi lievi, fino ad arrivare a una patologia grave e alla morte.

Anche i metodi di trasmissioni sono analoghi. La trasmissione avviene per: contatto, goccioline nasali, materiale contaminato dalla persona infetta.

Quali sono le differenze tra Coronavirus e influenza stagionale?

Ecco le principali differenze.

  • Velocità di trasmissione: L’influenza ha una media di 3 giorni di incubazione (il tempo che intercorre tra l’infezione e la comparsa dei sintomi) e un intervallo seriale più breve (il tempo che passa tra i casi successivi), e quindi si trasmette molto velocemente; per COVID-19 questo periodo è di 5-6 giorni
  • Tasso di contagio: l’influenza ha un tasso di contagio superiore nei primi giorni di malattia o anche nel periodo pre-sintomatico.
  • Numero delle infezioni generate: un singolo caso di Coronavirus può generare tra 2 e 2,5 infezioni e questo numero è superiore rispetto a quello dell’influenza.
  • Percentuale di forme severe che causano:  l’influenza ha una percentuale di casi critici inferiore. Per COVID-19, i dati indicano che il 5% dei casi sono critici (anche se in Italia la percentuale di casi severi è purtroppo maggiore e con un tasso di letalità particolarmente alto).
  • Rischi in rapporto con l’età del paziente e con il suo stato generale: l’influenza è più rischiosa per i bambini, le donne incinte, gli anziani, gli immunodepressi e coloro che soffrono di malattie croniche. Il Coronavirus sembra provocare maggiori danni agli anziani e a coloro che hanno patologie concomitanti.

Inoltre, mentre i bambini sono un importante veicolo di trasmissione per l’influenza, ciò non sembra avvenire per il Coronavirus.

Il suo impatto nella fascia d’età 0-19 è decisamente più basso rispetto alle altre fasce. Ciò non significa, che i bambini non possano esserne contagiati, ma il il più delle volte sono asintomatici o manifestano una sintomatologia lieve.

È bene sottolineare, infine che mente gli effetti dell’influenza possono essere limitati (se non addirittura evitati) dal vaccino, non disponiamo ancora di un vaccino contro il virus di COVID-19.

Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità

(Credits immagine)

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Katia