Prendersi cura degli altri è per noi un vizio. Alle volte però esageriamo…
Le chiamano Family giver o Donne sandwich. Noi preferiamo l’italiano:Donne Olivia. Olivia, come l’eterna fidanzata di Popeye che veniva strattonata dai due giovanotti. Oggi le donne si ritrovano strattonate dai tanti impegni, familiari ed extra-familiari.
Ma prima…
…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).
A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).
Un esercito di 10 milioni di donne
Un bel pregio davvero quello di spendersi per gli altri, solo che può rivelarsi anche un’arma a doppio taglio, visto che siamo un Paese di anziani (il più vecchio del mondo, dopo il Giappone), visto che nel 2050 il numero dei senior supererà quello dei junior e visto che, in generale, la vita di oggi è un po’ più complicata di quella di una volta…
Donne già impegnate nel loro lavoro, che seguono i figli e magari genitori anziani, hanno già un bel lavoro da fare (durante la quarantena hanno lavorato più dei papà e nella fase 2, viste le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia, potrebbero ritrovarsi di fronte al dilemma se continuare a lavorare oppure no). Parliamo di un lavoro di cura che non solo non è riconosciuto, ma che è considerato scontato. Non solo. Il tempo dedicato agli altri accorcia (annulla!) il tempo e le cure che la donna dovrebbe riservare anche a se stessa…
Stanca di farti in quattro? – Ostaggi della vita di tutti i giorni
Per la cura dei familiari anziani, ad esempio, il 27% delle persone non autosufficienti, si appoggia all’assistenza domiciliare del servizio sanitario nazionale, che però ha un limite, di tempo soprattutto (12 ore l’anno). Chi si occupa di coprire tutto il resto del tempo? Esatto, le donne! In caso contrario, entrano in gioco le badanti (sempre donne!), che però non tutte le famiglie possono permettersi di assumere.
Poi c’è una legge che merita di essere conosciuta di più, la Legge 104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), che stabilisce permessi lavorativi per assistere parenti malati, disabili e sancisce anche l’indennità di accompagnamento.
Stanca di farti in quattro? – Cambio di paradigma e soluzioni pratiche
Soluzioni? Nell’attesa che venga riconosciuto il lavoro di cura che le donne prestano, fin qui in forma gratuita, a parenti e familiari (compresi quelli acquisiti) proviamo a cambiare qualche abitudine e sì, insomma, proviamo ad imparare ad essere un po’ meno Madre Teresa di Calcutta e un po’ più Lady Gaga!
- Se i genitori sono di entrambi, ciascuno segua i propri (si chiama divisione del lavoro!)
- I figli si fanno in due (anche se non sempre). Questo vuol dire che anche la loro gestione deve interessare in egual misura entrambi i genitori
- La casa dove si abita con partner/marito e/o figli, richiede cure: spolvero, pavimenti, lavatrice, bucato, spesa. Ecco, facendo una lista di tutto, si può ipotizzare una tabella con impegni e nomi di chi dovrà portarli a termine. Meglio se in base a preferenze (mai trovato qualcuno che amasse spolverare, ma non si sa mai…).
Risultati? A stretto giro niente più litigi e tempo in più da passare a viver più serene.
Insomma, un buon inizio 😉
>>> Quali rimedi per contrastare i disturbi della menopausa? Ne hanno parlato con il dott. Francesco DeSeta le amiche di VediamociChiara!
Cristina
Foto di Alexander Dummer da Pexels
Ultimo aggiornamento: 29 novembre 2022