Frattura del Femore nelle Persone Over 50

Come scongiurare la frattura del femore nelle persone over 50

Sono circa 5 milioni gli italiani che soffrono di osteoporosi, una donna su due, raggiunti i 40 anni, è vittima dell’osteoporosi, responsabile di fratture. Ogni anno, circa 80 mila italiani tra i 65-70 anni, vengono ricoverati per una frattura al femore. Come fare prevenzione?

Frattura del Femore nelle Persone Over 50Come evitare le fratture

Nel nostro Paese, la fragilità ossea è ancora sottovalutata eppure chi ne soffre è al massimo rischio di fratture. Per questi pazienti, non esiste nemmeno un’adeguata assistenza dopo l’intervento chirurgico. 
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo, a causa dell’osteoporosi, ogni 3 secondi si verifica una frattura di femore, polso o vertebra. In particolare, la frattura del femore è la più importante conseguenza dell’osteoporosi con una mortalità del 5% e del 20% rispettivamente nel mese e nell’anno successivo alla frattura; inoltre, circa il 30% dei pazienti fratturati va incontro a una disabilità permanente, il 40% perde la capacità di camminare autonomamente, l’80% ha bisogno dell’aiuto di qualcuno per svolgere le attività quotidiane.

Frattura del Femore nelle Persone Over 50Cos’è la sindrome d’allettamento?

Le persone con più di 70 anni che si fratturano il femore, possono avere conseguenze gravi, non solo per la condizione di fragilità dell’osso, ma anche a causa dell’associazione con altre patologie. Il soggetto in questione è una persona fragile, ed i sistemi di equilibrio dell’organismo sono messi a dura prova, un simile trauma costringe pertanto ad una lunga degenza a letto scatenando quella che viene definita la sindrome dell’allettamento.
 Un intervento tempestivo, non solo basato sulla chirurgia, ma anche sulla riabilitazione, può essere d’aiuto al fine di evitare conseguenze pericolose per la salute.

Frattura del Femore nelle Persone Over 50I tre livelli della prevenzione

Ci sono tre livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria.

  • La prevenzione primaria è quella che porta ad introdurre nella dieta la giusta quantità di calcio (un grammo al giorno) ed un’adeguata quantità di vitamina D, specie in età avanzata. Ideale è anche una camminata al giorno a passo veloce.
  • La prevenzione secondaria è riferita alle persone maggiormente a rischio di osteoporosi come le donne in menopausa o le persone che soffrono di malassorbimento di calcio a causa di alcune malattie ad esso correlate.
  • La prevenzione terziaria serve ad evitare che le persone che già presentano delle fratture diventino recidive, basandosi sulla somministrazione di molecole di efficacia riconosciuta.

Ma prima di salutarci… 

…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).

A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).

Katia

(Credits fotografia)

(Ultimo aggiornamento: 2 gennaio 2023)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui