L’osteoporosi è una malattia delle ossa, che colpisce soprattutto noi donne
Una malattia subdola, chiamata non a caso il “ladro silenzioso”, che coinvolge tutto il sistema scheletrico. Impariamo un po’ di cose per sconfiggerla.
Le nostre care ossa…
Le ossa, nel corso del tempo e senza nessun preavviso, si indeboliscono, diventano più sottili e porose. Questo porta ad un maggior rischio di fratture, in particolare del femore, delle vertebre e del polso. Parliamo di osteoporosi, chiamata anche “ladro silenzioso”, perché generalmente non dà segnali, e infatti è facile scoprirla proprio a seguito di un trauma banale che porta ad una frattura.
L’osteoporosi può diventare invalidante, proprio a causa delle lesioni conseguenti alla fragilità ossea. La prevenzione è l’arma migliore. E la si può prevenire anche grazie a gesti e abitudini quotidiani (alimentari e stili di vita).
Qualche numero della diffusione dell’osteoporosi in Italia
Una ricerca sulla diffusione dell’osteoporosi in Italia ha evidenziato che tra la popolazione femminile over 65 oltre il 33% è colpita da osteoporosi. Parliamo di 4.500.000 di persone di cui 1.000.000 di uomini, ovvero il 7,5% della popolazione (Fonte: Fondazione per l’Osteoporosi Piemonte ONLUS).
Non è un caso che le donne siano le più colpite: le ossa delle donne sono più sottili, e accusano una maggiore perdita di osso correlata alle oscillazioni nella produzione di estrogeni, ed infine ci sono le complicazioni derivanti dalla menopausa, soprattuto quella precoce. Ci sono poi altri fattori di rischio, come le carenze nutrizionali (in particolare, di calcio e vitamina D), la sedentarietà, il sottopeso, il consumo eccessivo di alcool ed il fumo…
Come diagnosticare l’osteoporosi?
La diagnosi si avvale di esami diagnostici specifici, come la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). Si tratta di un esame che permette di misurare la massa minerale ossea, cioè la quantità e la densità di minerali nella zona dello scheletro esaminata, utilizzando tecniche a bassa emissione di raggi X
Prevenire l’osteoporosi
Abitudini corrette, stile di vista, corretta supplemantazione. Ecco alcuni consigli utili per la prevenzione dell’osteoporosi:
- Garantirsi sempre una corretta assunzione di calcio. Fonti alimentari di calcio sono il latte (ricco di calcio e povero di grassi è quello d’asina) e i suoi derivati (yogurt, burro, formaggi). Una porzione di Parmigiano Reggiano, ad esempio, è la scelta giusta nel caso in cui ci siano intolleranze al lattosio. Ma non solo latte e derivati. Il calcio è presente anche nella frutta (albicocche, melone.) e nella frutta secca (fichi, noci, mandorle e semi di sesamo). Nelle verdure (broccoli, cavoli, agretti, cicoria, rucola) e nel pesce (alici, sardine e salmone). Una fonte inaspettata e ricca di calcio è la salvia;
- Altrettanto importante è la vitamina D. In caso di carenza deve essere aggiunta (o stimolata con l’esposizione al sole, anche in inverno se possibile) perché facilita l’assorbimento del calcio nelle ossa;
- Bere il giusto fabbisogno idrico giornaliero. L’acqua è una ricca fonte di calcio, in questo senso un vero e proprio alimento. L’acqua giusta è quella che alla voce “calcio” riporta un valore superiore ai 150 mg/l;
- Svolgere una regolare attività fisica. Passeggiare, ballare, fare giardinaggio o andare in palestra, sono tutte attività capaci di prevenire la perdita ossea;
- Smettere di fumare e ridurre il consumo di alcool.
>>> Cosa sono osteoporosi e osteopenia? Le nostre amiche di VediamociChiara hanno posto la domanda alla Prof.ssa Maria Luisa Brandi dell’Università di Firenze Specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo e presidente dell’Associazione Firmo, Fondazione per le Malattie delle Ossa.
Se hai a cuore la tua menopausa…
…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).
A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).
Cristina
Ultimo aggiornamento: 12 gennaio 2023