Infarto, ictus e arteriosclerosi nella donna in menopausa
Siamo soliti associare le malattie cardiovascolari, soprattutto l’infarto, agli uomini. Come se a noi donne il problema non riguardasse.
Ma prima…
…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).
A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).
Con la menopausa le cose cambiano…
E l’informazione prima e la prevenzione dopo sono gli strumenti che dobbiamo imparare a fare nostri per far sì che questi problemi di salute ci tocchino il meno possibile.
Se è vero infatti che gli ormoni femminili aiutano le donne a prevenire l’insorgere di aterosclerosi, così che il rischio cardiovascolare risulti molto più basso rispetto agli uomini, con l’arrivo della menopausa, e il conseguente calo della produzione di ormoni (estrogeni) siamo a rischio di angina pectoris, infarto miocardio, ictus, etc. al pari dei nostri compagni di viaggio.
Malattie cardiovascolari in menopausa
Il rischio maggiore sono i depositi di grasso sulle pareti delle arterie, che ostacolano il nomale passaggio del sangue, soprattutto quando interessa le arterie coronarie, che riforniscono il cuore di ossigeno. Questo può portare ad una angina pectoris ( dolore acuto al torace, alle volte scatenato da un’attività fisica, ma anche da stress o da emozioni forti), ma anche all’infarto. Nel caso invece di una occlusione dei vasi che portano il sangue al cervello, si verifica l’ictus, che si manifesta con un’improvvisa debolezza (ad un arto ad es.) o indolenzimento di un lato del volto, così come confusione mentale e difficoltà di parola. Può, nei casi più gravi, portare anche alla morte.
Quale prevenzione migliore per la donna in menopausa?
Un accurato check-up, in base anche a fattori come la familiarità, l’ipertensione arteriosa, valori alti di colesterolo, vita sedentaria, sovrappeso, ovvero quei fattori di rischio da tenere sotto controllo. La prevenzione riguarda anche cambiamenti nelle abitudini e negli stili di vita.
La prevenzione migliore è di certo un sano stile di vita, che comprende una sana, ricca e variegata dieta, una costante attività fisica (preferibilmente all’aperto e in compagnia di altre persone) e una supplementazione di ormoni, che può essere fatta sia con la TOS o con nutraceutici specifici. Sarà il medico a personalizzare la terapia in base alle esigenze e alla familiarità con particolari patologie, e soprattuto in base al tipo di menopausa a cui andiamo incontro.
E’ bene ricordare che la prevenzione migliore è quella che viene fatta prima dell’ingresso in menopausa. Quindi il periodo della perimenopausa (che in genere si verifica tra i 45 e i 55 anni) è da sfruttare al meglio.
>>> Cos’è l’infarto, quali sono le sue cause e quali sono i suoi sintomi? Quali sono ii fattori che possono metterci a rischio di un infarto? Risponde il dottor Giorgio Amedeo Agrò di VediamociChiara.
Cristina
(Ultimo aggiornamento: 3 gennaio 2023)