Alla fine siamo quello che il nostro cervello ricorda. Ma se tutto è avvolto dalla nebbia?
La risposta a questa confusione generale, dovuta al calo di ormoni, è allenare il nostro cervello a ricordare!
Ho letto un bel libro di recente…
…Cervello. Manuale dell’utente: Guida semplificata alla macchina più complessa del mondo. L’autore ci parla in modo diretto. E quello che ha da dirci è interessante. Soprattutto per noi donne che, più ci avviciniamo alla menopausa, più avvertiamo gli anni che passano inclinare le colonne portanti della memoria:
A conti fatti sono loro (i ricordi) a produrre quel che lei è. La personalità, la capacità e il talento, l’erudizione e il vocabolario, le inclinazioni e i gusti, perfino i ricordi del passato sono in qualche modo scritti nella personale architettura neuronale.
Ma che fare quando la nebbia ci annebbia il cervello?
A chi di noi non è capitato di avere il nome dell’attore sulla punta della lingua, le chiavi o il cellulare dimenticate chissà dove e per l’ennesima volta, l’appuntamento saltato perché… ci è sfuggito di mente?! Mai sentito parlare di Brain Fog (cervello annebbiato)?
Allora, intanto calma. E poi una premessa: il nostro cervello è tutto tranne che stabile, cambia, muta, ma non solo in peggio però! Sta proprio nell’allenamento allora, anche quello celebrale, la risposta giusta. A tutte le età. E a maggior ragione ora che iniziamo a perdere qualche colpo.
Il nostro cervello è plastico!
Sempre citando l’autore del libro:
Se lei si siede a un tavolo e impara a memoria una poesia o una canzone, quando si alza il suo cervello sarà già leggermente diverso.
Scherzando c’è chi dice che il cervello umano è l’unico contenitore al mondo dove più liquido ci versi più ne contiene. È vero. Ma non solo. Siamo anche capaci non solo di apprendere informazioni nuove, ma anche di cambiare idea, posizione. Possiamo persino cambiare le nostre vecchie abitudini (soprattutto quelle cattive!).
La memoria dipende proprio da questo: dalla capacità cerebrale di rimodellare continuamente le connessioni. Si chiama plasticità. Perché il cervello cambia, ma solo se siamo noi a volerlo. Ed è proprio questo il vero esercizio da fare.
Va da sé che guardare costantemente al passato (“Ai miei tempi…”) non è l’esercizio migliore per coccolare la memoria. Meglio buttarsi nel nuovo con l’intento di imparare cose che non si sapevano.
Per consolidare la memoria è necessaria la ripetizione, ma non solo
Un vecchio ritornello che ci ricordiamo dai tempi della scuola. Ed è vero! Ma servono anche motivazione e attenzione. Quindi sì a praticare esercizi utili per rafforzare la memoria (ne parliamo più avanti in questo post!), ma che siano esercizi di valore, utili, non fini a se stessi.
Si legge che è utile imparare una nuova lingua o uno strumento musicale. Ma questo perché era un sogno nel cassetto o una nuova passione, e non perché ci obbliga l’esperto di turno che scrive sulla nostra rivista preferita. Tutto quello che di nuovo entrerà nel nostro cervello avrà vita lunga ed effetti sul nostro benessere generale, se lo studio della nuova lingua e/o dello strumento li abbiamo scelti seguendo una vera motivazione, vecchia o nuova che sia.
È utile anche non affidarsi troppo al telefonino: la lista della spesa ad esempio, esercitarsi a impararla a memoria, idem per i numeri di telefono più importanti.
Questo approccio, ripetuto nel tempo, rallenta significativamente l’invecchiamento neuronale e migliora gradualmente le capacità di apprendimento.
E poi c’è chi ha trovato aiuto nella meditazione…
Oltre agli esercizi specifici che trovate a bizzeffe nei manuali di auto aiuto, c’è chi trova utili anche le parole crociate, ma anche chi parla benissimo della meditazione. Quello che va sottolineato è che tutto va bene, se il primo passo, l’ingrediente principale, è il desiderio di sentirsi matricole: quello che serve davvero è la vostra curiosità e quella spinta (quasi una sfida) di mettere il naso fuori dalle cose note e arcinote.
PS Alle smemorate ricordiamo che per avere una memoria in salute, fumo e alcol sono da dimenticare! 😉
Se hai a cuore la tua menopausa…
…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).
A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).
Libro citato e approfondimento:
- Cervello. Manuale dell’utente: Guida semplificata alla macchina più complessa del mondo, di Marco Magrini
- Dalla carenza di sonno all’invecchiamento, otto motivi per cui la memoria perde colpi – Corriere.it
Katia
Ultimo aggiornamento: 12 gennaio 2023