L’emicrania altro non è che una causa molto comune di cefalea. Scopriamola meglio!
A soffrirne l’11% della popolazione adulta. Tra questi sono più le donne che gli uomini a subirla, con un rapporto preoccupante: 3 a 1. Il dolore tipico va dal moderato al grave, di tipo pulsante e più frequentemente ad un solo lato della testa. Gli attacchi possono durare 4 ore, ma possono arrivare anche a 72…
Cosa provoca gli attacchi di emicrania?
Gli attacchi di emicrania possono essere scatenati dall’attività quotidiana, dall’attività fisica, dallo stress, così come dai profumi (sic!).
In alcune donne in età fertile l’emicrania può verificarsi anche in concomitanza con il ciclo mestruale (ma anche prima e/o dopo).
A questo problema si aggiungono i suoi “colleghi”, come nausea, vomito, ipersensibilità alla luce e ai suoni (foto-fonofobia).
Spesso per colpa nostra…
Chi è soggetto ad attacchi di emicrania, non è senza peccato, visto che alle volte questa si accompagna ad errati stili di vita, fatti di eccessi: nell’alimentazione, nell’uso eccessivo di bevande alcoliche o eccitanti e nella mancanza di attenzioni verso il proprio ritmo sonno-veglia, così come stress psicofisico.
La terapia per l’emicrania
Per la cura dell’emicrania vengono usati metodi non farmacologici e farmacologici. Dopo la diagnosi infatti, il paziente deve iniziare a condurre uno stile di vita sano e regolare, sia per quanto riguarda l’alimentazione (basta agli eccessi), sia per quanto riguarda il ritmo sonno-veglia. Questo perché va mantenuto l’equilibrio psico-fisico, se non altro per ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania.
La terapia con i farmaci invece prevede quei medicinali da assumere in caso di attacco, quindi parliamo di una terapia “al bisogno”, ma potrebbe anche trattarsi di un trattamento preventivo, per evitare quindi che si verifichino attacchi di emicrania.
Se hai a cuore la tua menopausa…
…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).
A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).
Cristina
Ultimo aggiornamento: 12 gennaio 2023