Che cos’è il “disturbo della cataratta”? Si verifica quando il cristallino si opacizza in seguito all’accumulo di proteine al suo interno.
In Europa i numeri di questo intervento sono alti: 5 milioni. In Italia ne soffre il 10% della popolazione tra i 70 e gli 80 anni. Ma c’è chi ancora attende l’aggravarsi del problema prima di fare l’intervento, che con il laser è diventato sempre più preciso.
Come si fa per preservare la salute della cataratta?
L’intervento risolve questo problema, perché si procede con una incisione della cornea, raggiungendo la membrana che avvolge il cristallino (sacco capsulare) e lo si frammenta tramite ultrasuoni. Quindi si asporta sia la capsula che i residui del vecchio cristallino e si posiziona una nuova lente artificiale che ristabilisce la vista.
Prima di pensare all’intervento, sarà bene pensare a come mantenere in salute la cataratta. L’esperto ci dice con “uno stile di vita sano”. Prima di tutto evitare i nemici della vista, come il fumo, che costituisce uno dei fattori di rischio principali, a causa del suo effetto sul cristallino dell’occhio: i fumatori abituali hanno il 60% in più di probabilità di contrarre la cataratta.
Il laser al posto del bisturi
Oggi l’intervento si fa con il laser (una volta si usava il bisturi). Grazie a questa tecnica è il computer che calibra l’estensione e la profondità del taglio corneale. Questa nuova tecnica migliora di certo l’operazione, riducendo rischi e durata delle fasi. I tempi di attesa negli ospedali sono alle volte un po’ lunghi (si può arrivare anche ad un anno). Va ricordato che l’intervento alla cataratta è tra i livelli assistenziali minimo che lo Stato deve garantire.
Ma quando bisognerebbe fare l’intervento?
Il quando è deciso in base alla qualità di vita del paziente. Quando la vista è compromessa e rende difficile la vita quotidiana (leggere, guidare, etc.) è il momento di intervenire. Per questa ragione oggi l’età media in cui si ricorre all’operazione è intorno ai 50 anni.
Prima di salutarci…
…ti invitiamo a scaricare il pdf “Benessere in menopausa”, il vademecum firmato da ONDA (Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere).
A cura della Dott.ssa Nicoletta Orthmann Referente medico-scientifico di O.N.Da e con la supervisione scientifica della Prof.ssa Rossella Nappi (Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia).
Elisabetta
(Fonte: Starbene Salute)
(Credit foto: Pexels)
Ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2022